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Chirurgia del piede
Riabilitazione post chirurgica

Chirurgia del piede

Chirurgia del piede

La riabilitazione post-operatoria del piede coinvolge mobilizzazione precoce, esercizi isometrici e gestione del dolore per rottura del tendine d’Achille, alluce valgo, metatarsalgie e neuroma di Morton, con l'uso di tutori, plantari e terapie fisiche.

Per quanto riguarda la rottura del tendine d’Achille, i tempi di immobilizzazione post-operatoria si sono notevolmente ridotti. La riabilitazione viene iniziata immediatamente con mobilizzazione passive, accompagnate da un tutore per immobilizzare la caviglia in posizione di equinismo.

Passeremo successivamente a degli esercizi isometrici per poi passare gradualmente al recupero della mobilità completa e delle funzioni complesse intorno ai 3 mesi.

La riabilitazione dell’alluce valgo consiste in una mobilizzazione dell’alluce operato per ripristinare la mobilità passiva del dito, accompagnata da una gestione del dolore post-operatorio tramite terapie fisiche (Laser e Tecar in particolare).

In un secondo momento sarà necessaria una valutazione della deambulazione e dei gesti motori più complessi, come per esempio salire/scendere un gradino.

Per quanto riguarda le metatarsalgie ed il neuroma di Morton, si manifestano con dolore alla pianta del piede durante la deambulazione, con una tipica callosità in corrispondenza della parte dolente. Questo quadro può progredire con la comparsa di dita “a martello”, non correggibili se non chirurgicamente.

Il neuroma di Morton invece produce un sintomo (dolore, bruciore o scosse) nel terzo spazio inter-metatarsale (ossia tra il terzo ed il quarto metatarso). A livello fisioterapico, oltre all'utilizzo di un plantare per scaricare meccanicamente le teste metatarsali, sono utili esercizi di automobilizzazione per casa associati a terapie fisiche.